Adottare un approccio ESG non significa solo aderire a un insieme di indicatori, ma ripensare l’impresa in chiave strategica, orientando le decisioni verso obiettivi sostenibili e misurabili nel tempo.
Non esiste un modello unico o imposto dall’alto: il percorso ESG è personale e su misura per ogni azienda. Ogni organizzazione è chiamata a definire la propria strada, basandosi su ciò che è più rilevante e sostenibile rispetto alla propria attività, filiera, dimensione e contesto.
È fondamentale che ogni impresa valuti le proprie priorità, le risorse disponibili e le aree su cui può intervenire in modo concreto. La sostenibilità, infatti, è un processo graduale e coerente, che si costruisce passo dopo passo, partendo da azioni semplici e scalabili.
L’impresa integra la sostenibilità nella propria visione, definendo obiettivi coerenti con i principi ESG e coinvolgendo i principali stakeholder (clienti, dipendenti, fornitori, comunità).
Si individuano i temi ESG più rilevanti per l’impresa e per i suoi interlocutori, così da focalizzare gli sforzi su ciò che è davvero strategico, evitando approcci generici.
I criteri ESG vengono inseriti nei processi quotidiani: dalla selezione dei materiali alla gestione dei consumi, dalle politiche di welfare alla governance aziendale.
L’impresa definisce indicatori (KPI) per monitorare l’andamento e valutare i progressi, con un approccio orientato al miglioramento continuo.
Attraverso l’adozione di strumenti come il bilancio di sostenibilità, l’azienda rende conto in modo trasparente delle azioni intraprese e dei risultati ottenuti, rafforzando la fiducia e la reputazione presso clienti, partner e comunità.